Domanda:
Avete visto il filmo su Mozart chiamato AMADEUS..... entarte?
2012-05-02 10:06:52 UTC
10 punti e 5 stelle a chi mi scrive la recensione del film "AMADEUS" su Mozart.
punti assicurati e stelle :)
Quattro risposte:
Federico
2012-05-02 10:13:52 UTC
allora la storia narra di amadeus mozart che diventa famoso, e suona in tutti i teatri tra cui quello di venezia, in oltre parla di tutte le sue opere famose, in oltre parla anche del giovane salieri che era invidioso della fama di amadeus mozart, racconta tutta la vita di mozart fino alla morte.
2012-05-03 19:13:48 UTC
RYUK e la sua massima ispirazione a wikipedia...

Vabbè... la storia si ambienta nella Vienna del '700. Il film inizia con un giovane prete che va a trovare un vecchio Salieri ormai ammattito della colpa di aver ucciso Mozart.



Nella Vienna di Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d'Austria, arriva Wolfgang Amadeus Mozart. Lo presenta Salieri, musicista di corte, rispettato e apprezzato ovunque. In breve tempo Mozart, con il suo immenso talento suscita grandi entusiasmi, ma anche inimicizie e gelosie. Salieri, che conosce i limiti della propria professionalità musicale, comincia così a nutrire verso di lui un autentico odio. Ne ammira l'arte ma deplora il suo comportamento insolente e il suo linguaggio sboccato. Ma Mozart sembra trionfare anche nell'animo del Sovrano, mentre Salieri, roso dall'invidia, giura a se stesso che non avrà pace finché non vedrà il rivale morto. Nonostante i grandi successi, Mozart alla fine della sua breve vita si trova povero e abbandonato dalla moglie Costanza. Accetta di comporre un Requiem che detterà allo stesso Salieri perché troppo malato. Tutto questo viene raccontato dallo stesso Salieri chiuso in un cronicario, ormai vecchio e senza pace. TRAMA LUNGA Nella Vienna di Giuseppe II, l' "illuminato sovrano", figlio di Maria Teresa d'Austria, arriva Wolfgang Amadeus Mozart. Lo presenta Salieri (di poco maggiore del giovanissimo salisburghese), musicista di corte, rispettato ed apprezzato ovunque. Mozart fa presto a farsi ammirare per il suo immenso talento dalla gaia società viennese; abituato a correre l'Europa, ad incontrare successi clamorosi per ogni dove, come autore e come interprete, suscita grandi entusiasmi, ma anche inimicizie e gelosie. Salieri, che conosce i limiti della propria professionalità musicale, comincia così a nutrire verso il suo competitore un autentico odio: ne ammira affascinato la musica stupenda, ma ce l'ha con lui per una vita considerata "oscena", per certi suoi comportamenti e frasari assai liberi. E ce l'ha, soprattutto, con l'eterno Padre, il quale permette che un terreno siffatto produca una impareggiabile fioritura, mentre a lui, Salieri, non è, né forse sarà mai, consentito che di restare null'altro che un mediocre. Mozart, intanto, continua a creare e a dare concerti. I teatri viennesi ospitano, volta a volta, capolavori come il "Ratto dal Serraglio", "Don Giovanni" e il "Flauto magico"; opere tutte di straordinaria novità e bellezza. Salieri, altri accademici e miopi funzionari di Stato, fanno il possibile per contrastare o limitare il successo del nuovo astro. Ma Mozart sembra trionfare anche nell'animo del Sovrano. Mentre Amadeus, che ha sposato Costanza, continua sulla strada intrapresa, Salieri, roso dall'invidia giura a se stesso che non avrà pace finché non lo vedrà morto, disteso su di un catafalco e avvolto dalle volute della sua mirabile musica. Mozart, al termine di una vita breve e movimentata, è ormai povero ed ammalato; abbandonato da Costanza, accetta, per necessità impellenti di denaro, di comporre un "Requiem", che un misterioso committente gli paga parzialmente in anticipo, purché faccia presto. Amadeus, che ha visto nello sconosciuto un triste ambasciatore di morte, si pone con gran fatica al lavoro, ma del "Requiem " non potrà comporre che due sole parti, dettandone la materiale scrittura, durante l'agonia, allo stesso Salieri, accorso al suo capezzale, che in quelle pagine sublimi avverte, una volta di più, tutta l'altezza del genio e, al tempo stesso, un chiaro segno del destino. Mozart muore; Costanza tardivamente torna da lui: solo qualche persona seguirà lo squallido funerale, né mai a nessuno sarà dato di poter identificare le ossa del genio di Salisburgo
?
2012-05-02 17:10:32 UTC
La storia di Wolfgang Amadeus Mozart: nato a Salisburgo nel 1756, scrisse la sua prima melodia a quattro anni e la sua prima opera a dodici; morì nel 1791, a soli 35 anni, in circostanze ancora misteriose, e il suo corpo venne seppellito in una fossa comune. Nell’arco di un secolo, sarebbe diventato il più celebre compositore di tutti i tempi. “Amadeus”, il grandioso capolavoro diretto nel 1984 dal regista ceco Milos Forman (“Qualcuno volò sul nido del cuculo”), non si pone l’obiettivo di raccontare una semplice biografia di questo leggendario personaggio, né di ricostruire con intento documentaristico gli ultimi anni della sua vita. Al contrario, il film prende spunto dagli oscuri retroscena legati alla morte di Mozart per delineare un indimenticabile ritratto dell’uomo che con la sua musica seppe incantare il mondo intero e del suo acerrimo avversario, Antonio Salieri, affascinato ed al tempo stesso infuriato di fronte all’inarrivabile talento del suo giovane collega.



Ambientato nel sontuoso scenario della Vienna imperiale di fine Settecento, splendidamente ricostruita a Praga attraverso le scenografie di Patrizia von Brandenstein, il film è tratto dall’omonimo, fortunatissimo dramma teatrale di Peter Shaffer, che ha curato anche l’adattamento per la versione cinematografica di Forman. L’intera vicenda è ricostruita in flashback tramite il racconto del maestro Salieri, ormai anziano e succube della propria follia, che dalla cella del manicomio nel quale è rinchiuso rievoca gli eventi di un passato che non ha mai cessato di tormentarlo. Straordinarie le prove dei due protagonisti: l’istrionico Tom Hulce nella parte di Mozart, un ragazzo sgraziato e volgare, il quale però è capace di creare dal nulla una musica meravigliosa, “la voce di Dio”; ed il fenomenale F. Murray Abraham, premiato con l’Oscar e il Golden Globe come miglior attore, che regala una superba interpretazione nel ruolo del maestro Antonio Salieri, ossessionato dalla coscienza della propria inesorabile mediocrità di fronte al genio del suo rivale e pronto a dichiarare guerra perfino a Dio, spinto da un feroce desiderio di vendetta. Ed è appunto dall’insanabile contrasto fra questi due personaggi opposti e complementari che nascono alcune delle scene più memorabili del film, come il drammatico finale in cui Mozart, sul letto di morte, detta a Salieri le note della Messa da Requiem, destinata purtroppo a rimanere incompiuta. Fra i momenti da ricordare, meritano di essere citate inoltre le spettacolari rappresentazioni delle più famose opere teatrali di Mozart, da “Le nozze di Figaro” a “Il flauto magico” al “Don Giovanni”.
Marc0
2012-05-02 17:09:05 UTC
Salieri, invidioso di Mozart, tenta in ogni modo di condurlo alla rovina. La vicenda filmica prende spunto dall'omonimo lavoro teatrale di Peter Shaffer che parte dal presupposto (prettamente letterario, nella realtà quasi certamente del tutto infondato) di un acceso antagonismo tra il giovane musicista salisburghese e il compositore veronese Antonio Salieri, presente alla corte dell'impero asburgico nello stesso periodo e impaurito dalla possibilità di essere soppiantato da colui che egli stesso, peraltro, considera un genio assoluto.

La rivalità assume toni ancor più tragici in quanto Salieri, compositore di grande talento e, a detta di molti, profondamente religioso, soffre la genialità di Mozart, "divino" quando scrive e fin troppo "terreno" quando vive (arriverà infatti a dire "Perché Dio avrebbe scelto un fanciullo osceno quale suo strumento?").

Il film accoglie la fantasiosa tesi puskiniana dell'avvelenamento ordito da Salieri ai danni di Mozart.[1]

Il film è accompagnato dalle musiche senza tempo di Mozart, fino al Requiem, ultima opera dell'artista, rimasta incompiuta (nella volutamente antistorica finzione cinematografica il compositore, dal suo letto di morte, detta la partitura del Confutatis a Salieri) e che fu poi completata da Franz Süssmayr. Infine, il corpo di Mozart fu seppellito in una anonima fossa comune pur essendo stato un grande artista del tempo.



io l'ho visto a scuola ciao


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